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S.O.S. Malattie
Come prevenire le malattie
La maggior parte delle malattie è dovuta alla cattiva qualità dell'acqua, all'assenza di una corretta illuminazione e ad un'impropria alimentazione. Fate riferimento alle altre sezioni di questo sito per ottenere preziose informazioni su come creare un habitat ideale per le tartarughe, sulla corretta illuminazione e sull'appropriata alimentazione. 
Quando sospettare una malattia?
  •   Occhi gonfi. La tartaruga mantiene gli occhi chiusi. 
  •   Si rifiuta di mangiare. 
  •   Alterazioni nel comportamento. 
  •   Respirazione anormale, bocca spalancata, tosse e raffreddore. 
  •   Scolorazione o macchie bianche sul carapace. 
  •   Diarrea.
Regole generali
  •   Innalzare la temperatura a 27-30°C (80-85°F).
  •   Mantenere l'acqua perfettamente pulita. 
  •   Continuare a variare il cibo somministrato alla tartaruga. 
  •   Verificare se le feci sono anormali.
Sintomi e cause
 Lista di sintomi e possibili cause.
Malattie
Avitaminosi o ipovitaminosi.

Patologie oculari

Infiammazione degli occhi

  • Sintomi: se la vostra tartaruga tiene gli occhi chiusi, sono gonfi o si rifiuta di mangiare, si può sospettare un'infezione oculare.
  • Cause: queste infezioni sono dovute all'acqua sporca o alla mancanza di vit.A.
  • Terapia: cambiate l'acqua molto spesso, innalzate la temperatura a 27-30°C (80-85°F), tenete accesa tutto il giorno la lampada a spettro totale; lavaggi ripetuti con una soluzione di acido borico al 3% e acqua distillata, o con una soluzione di acqua distillata salata e tiepida, o con acqua borica, o sulfametiazina. Fate questo giorno e notte. Usate del cotone o un fazzolettino di carta per applicare la soluzione: cercate di aprire la palpebra in modo che la soluzione riesca a penetrare all'interno dell'occhio. Integrate i pasti della vostra tartaruga con un supplemento di vitamine (in particolare la vit.A). Se entro 5 giorni non notate alcun miglioramento nelle condizioni della tartaruga, portatela immediatamente dal veterinario. 

Patologie respiratorie

  • Sintomi: scolo nasale e lacrimale, respirazione con la bocca aperta, respiro affannoso e/o sibilante, la tartaruga nuota inclinata su un fianco, perde in vivacità e si rifiuta di mangiare.
  • Cause: correnti d'aria, bruschi cambiamenti di temperatura (ambientali, dell'acqua,...).
  • Terapia: se l'infezione respiratoria è appena all'inizio si possono seguire queste istruzioni, altrimenti, portate immediatamente la vostra tartaruga dal veterinario: il decorso infausto di queste malattie è la causa principale di morte delle tartarughe in Italia!!!

  • Mantenete la stanza in cui c'è l'acquario ben chiusa per evitare qualsiasi corrente d'aria, mantenete la temperatura dell'acqua intorno ai 27-30°C (80-85°F): ciò è importante perché il calore attiva il sistema immunologico naturale della tartaruga ed in questo modo l'aiuterà a combattere la malattia; se possedete più tartarughe, separate AL PIU' PRESTO la malata dalle altre poiché queste infezioni sono molto contagiose. Se le condizioni non migliorano entro 5 giorni, portatela immediatamente dal veterinario.
Micosi
(infezioni da funghi sul guscio)
  • Sintomi: se la vostra tartaruga sembra avere uno strato biancastro come di cotone sul carapace, sospettate allora una micosi.
  • Cause: infestazione da funghi parassiti.
  • Terapia: se l'infezione è appena all'inizio si possono seguire queste istruzioni, altrimenti, portate immediatamente la vostra tartaruga dal veterinario. Per contrastare un'infezione lieve da funghi, fate fare un bagno di 30 minuti al giorno, in acqua tiepida e salata, alla vostra tartaruga. Dovreste cominciare a vedere dei miglioramenti in un paio di giorni ed una completa guarigione entro 10 giorni. Se però non notate alcun miglioramento dopo una settimana, consultate un veterinario. 

Rammollimento della corazza

Rammollimento del carapace
Rammollimento del piastrone
  • Sintomi: la corazza (piastrone e/o carapace) è molle e presenta delle macchie bianche.
  • Cause: si tratta di una seria patologia dovuta alla carenza di calcio (e vit.D) o alla mancata esposizione alla luce solare (o di una lampada a spettro totale). Anche se fornite alimenti ricchi di calcio alla vostra tartaruga (ossi di seppia o integratori), essa non riesce a metabolizzarlo correttamente senza l'esposizione alla luce solare diretta (o simile).
  • Terapia: innanzitutto, date alla vostra tartaruga un supplemento di calcio (e vit.D) ed esponetela alla luce solare o delle apposite lampade; se già lo facevate, incrementate le ore del bagno di sole. Se il rammollimento è già grave o non vedete alcun segno di miglioramento, consultate immediatamente un veterinario.

Stipsi

  • Sintomi: se notate che la tartaruga non rilascia escrementi, pur mangiando regolarmente, potrebbe essere costipata: la frequenza della defecazione dipende dalla frequenza dei pasti e dal tipo di cibo somministrato. Se vedete la vostra tartaruga prendersi a calci la coda con le zampe posteriori o in difficoltà a defecare, potreste sospettare la stipsi.
  • Cause: la causa principale sta nella dieta, alimentazione non adatta, alimenti troppo grossi (soprattutto per le più piccole); ma anche ostruzioni intestinali dovute all'ingestione di corpi estranei (piccoli sassi, ...) che possono creare pericolose lesioni interne.
  • Terapia: ponete la tartaruga in un recipiente con acqua tiepida: il calore dell'acqua dovrebbe indurla a defecare.  Se non succede nulla, aspettate 5 ore e poi ritentate. In ogni caso, variate la sua dieta (aggiungendo alimenti vegetali) poiché alimentarla sempre con lo stesso cibo è una delle cause comuni della stipsi. Se si tratta di ostruzione intestinale, occorre la consulenza di un veterinario che, dopo la palpazione della regione addominale e un'eventuale esame radiologico, potrà decidere se intervenire chirurgicamente oppure somministrando appositi clisteri a base di olio minerale. 

Diarrea

  • Sintomi: la vostra tartaruga rilascia, continuamente, delle feci molto molli, fluide, con la presenza di qualche alimento non digerito.
  • Cause: anche in questo caso, l'imputata principale è l'errata alimentazione; fate attenzione a non somministrare frutta acerba ed agrumi che, molto spesso, sono la causa di diarrea; sbalzi di temperatura (soprattutto nel periodo a cavallo tra la stagione calda e quella fredda); ma anche parassitosi intestinali (amebiasi, ...).
  • Terapia: se la causa è la dieta, innanzitutto ponete a digiuno per qualche giorno la vostra tartaruga; poi, come sempre, variate l'alimentazione, evitando i cibi incriminati. Se la causa è uno sbalzo di temperatura, alzate la temperatura dell'acquario e allontanate la bestiola dalle correnti d'aria fredda. Se si tratta, invece, di parassitosi intestinale, occorre l'intervento del veterinario per identificarne i protozoi responsabili, per la prescrizione di specifici farmaci (tetracicline) e la somministrazione di soluzioni reidratanti. Se possedete più tartarughe, separate AL PIU' PRESTO la malata dalle altre poiché questi organismi si propagano molto rapidamente. Il mio consiglio è di prevenire tutto questo, effettuando periodicamente un'operazione di disinfezione e sterilizzazione con specifici prodotti per rettili (lo so, sono più costosi ma risultano inerti per gli animali!).
Piccole ferite e piaghe
  • Sintomi: tagli, piccole ferite, abrasioni, piaghe, morsi e segni di lotta.
  • Cause: acquaterrario non sicuro, lotta con altre tartarughe, attacchi da parte di altri animali.
  • Terapia: per le specie acquatiche, affinché abbia effetto, occorre rimuoverle dall'acqua per alcune ore al giorno.

  • 1) lavare bene la ferita per togliere tutto lo sporco
    2) acqua ossigenata per rimuovere l'eventuale presenza di terra
    3) altro lavaggio per rimuovere l'acqua ossigenata
    4) pennellate di mercurocromo
    5) eventuale pomata antibiotica (es. Aureomicina pomata)
    6) periodicamente mercurocromo sino a guarigione
    7) esposizione al sole.
    Se però non notate alcun miglioramento dopo una settimana e se ritenete che l'animale attaccante (cane, topo, ...) sia portatore di rabbia o altra malattia contagiosa, consultate un veterinario.

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